ll primo smartwatch TAG Heuer, lanciato sul finire del 2015, è stato un banco di prova per tutti, soprattutto per i clienti del marchio, che si sono visti catapultare dalla tradizione meccanica a un micro processore Intel Atom.
Infatti, c’erano stati problemi vari anche per la stessa TAG Heuer: era stata chiamata a prendere le misure di un oggetto fino ad allora sconosciuto pure all’azienda! Così, l’inevitabile rodaggio ha fatto emergere qualche inesperienza di gioventù, anche e soprattutto sul fronte delle consegne.

Infatti, sono stati necessari tempi biblici, anche se ben 56mila unità erano state prodotte e vendute (si tratta di volume notevolissimo in ambito orologiero).
Eppure chi è bravo fa tesoro dell’esperienza e il Connected Modular 45, il connesso di seconda generazione, è finito in vendita il giorno stesso della presentazione, proprio il 14 marzo scorso. Quindi, un sistema all’insegna del «see now, buy now».
Titanio e meccanica di lusso per il connesso di Tag Heuer Connected Modular 45
Scheda tecnica del TAG Heuer Connected Modular 45 (modello: SBF8A8001.11FT6076):
Collezione | Connected Modular 45 |
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Caratteristiche | Alarm, Android Pay, Android Wear 2.0, Bluetooth, Chronografo, Day-Date, Monitoraggio del tempo e direzionale del vento, Google Fit, GPS, Giroscopio, ricarica USB, Wi-Fi |
Dimensioni Cassa | 45 mm |
Forma della cassa | Rotonda |
Materiale cassa | Titanio di Grado 5 |
Movimento | Quarzo |
Materiale Cinturino | Gomma/caucciù |
Colore Quadrante | Nero |
Genere | Maschile |
Resistenza all’acqua (m) | 50 |
Materiale del vetro | Zaffiro |
Periodo di garanzia | 2 anni |
Oggi, per approcciarsi a questo dispositivo, anche e soprattutto per chi arriva dall’orologeria meccanica, sono necessari tre requisiti.
- Curiosità nei confronti di un oggetto che è ormai parte delle nostre vite (dal 2017 è stato inserito nel paniere dell’Istat
- Un minimo di elasticità mentale. Serve anche la giusta propensione a rifuggire da pregiudizi infondati e diffusi. Per esempio, una volta in mano, si scopre il giusto valore al Connected di TAG e lo si riconosce subito. Se si pensa al packaging, si notano alcune chicche: per esempio, il packaging può essere predisposto per diventare una stazione di ricarica. Invece, per quanto riguarda il Connected Modular 45, indipendentemente che lo si consideri un orologio, un multifunzione, o una dépendance dello smartphone, va detto che è anche solido e duraturo nel tempo;
- Attenzione ai dettagli. Infatti, l’orologio è anche curato nei particolari, aspetto che emerge se si osserva il sistema di sgancio rapido delle anse con annesso cinturino, preciso e dotato di un gioco minimo, oltre che da grande meccanica di lusso. Infine, il titanio Grado 5 è difficile da lavorare, soprattutto nelle articolate zone di interconnessione.
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Come collegarlo allo smartphone
Ora, per collegare lo smartwatch allo smartphone, si scarica l’App Android Wear sullo smartphone. Nel frattempo, una procedura guidata sul display del Connected guida alla sincronizzazione. Tempi? Al giorno d’oggi, meno di due minuti. Se si vuole sincronizzare il Tag Heuer Connected Modular 45 a un iPhone, è necessario creare un account Google. Così, si potranno condividere funzionalità come calendario, posta elettronica, contatti.
Poi, addentrarsi nei meandri del menù è intuitivo e, nel giro di un quarto d’ora, si è già in grado di padroneggiarlo a dovere. Purtroppo, come ogni smartwatch, la spada di Damocle è, però, la durata della batteria. Infatti, è inversamente proporzionale all’uso che se ne fa. Purtroppo, è difficile che la batteria duri fino a sera, nonostante tutte le attenzioni. Per fortuna, almeno si ricarica da zero in poco più di un’ora. Magari, il resto sarà anche un gioco, ma molto serio.
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